SETTEMBRE 2019

Sempre di buon'ora, i numerosi ospiti si sono nuovamente recati presso la sede storica di Ocrim per assistere a una conferenza dal contenuto completamente diverso da quello del giorno prima.


Ocrim, infatti, si è raccontata attraverso dei focus presentati dal Top Management della stessa azienda, ma anche attraverso le testimonianze di alcuni clienti. “Il giro di Ocrim in 90 minuti” (questo il titolo della conferenza) è risultato essere la giusta conclusione di un week end all’insegna della manifestazione intellettuale, culturale e aziendale. Ocrim, attraverso la conferenza della domenica, ha raccontato i risultati fino ad ora ottenuti e ha spiegato la direzione verso la quale l’azienda è protesa. Ancora, due clienti, uno nuovo e uno storico, hanno parlato del rapporto con Ocrim e dei motivi per cui l’azienda cremonese è stata scelta per la prima volta e perché continuano a sceglierla.
Marino Scarlino ha moderato anche questa intensa giornata e ha presentato, come primo ospite, Giovanni Battista Girolomoni, presidente della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola. La famosa e stimata azienda marchigiana ha uno spirito e una mentalità nel concepire il proprio lavoro molto vicino a quello di Ocrim. Si tratta della prima e più importante azienda biologica italiana e i propri prodotti hanno in sé i valori del passato e della tradizione e l’alta qualità ottenuta grazie ad un alto profilo tecnologico. La cooperativa Girolomoni nel 2018 ha deciso di costruire un impianto molitorio per la lavorazione del proprio grano duro e farro biologici, scegliendo Ocrim per la sua costruzione e installazione. L’impianto ha chiuso il cerchio della filiera di Girolomoni, in quanto la farina va direttamente ad alimentare il pastificio, che si trova all’interno della stessa azienda. Insomma, Ocrim e Gino Girolomoni Cooperativa sposano lo stesso concetto di filiera e di prodotto chilometro zero, fatto di valori tradizionali uniti a una concezione avveniristica della lavorazione.
È stata poi la volta di Luis José Ruenes Reynoard, direttore generale del Molinos de Costa Rica S.A., azienda che ha scelto Ocrim per la prima volta quattro anni fa, per la costruzione e installazione di un impianto molitorio a grano duro. Attualmente, Ocrim sta ultimando, per Molinos de Costa Rica, uno dei sistemi di fine linea più moderni e automatizzati del Centro America. Inoltre, qualche mese fa, è stato firmato un altro contratto per un molino a grano tenero della capacità di 320 T/24h, riconfermando la fiducia nata anni fa e che promette altre collaborazioni e progetti futuri.
Dopo Luis José Ruenes Reynoard, il responsabile Ricerca e Sviluppo di Bonifiche Ferraresi, Francesco Pugliese, ha raccontato e mostrato i benefici del nuovo progetto concepito da Ocrim e Bonifiche Ferraresi: Il Milling Hub, ubicato presso il porto canale di Cremona. Le due aziende si sono unite per realizzare un centro di macinazione unico nel suo genere. Infatti è il primo centro che unisce il know-how di un’azienda con una risonanza internazionale nella produzione di impianti molitori e quello di un primario gruppo Agro-industriale italiano focalizzato sulla gestione dell’intero ciclo produttivo (dal genoma allo scaffale) ad alto valore aggiunto a filiera 100% italiana.

Giovanni Battista Girolomoni, José Ruenes Reynoarde e Francesco Pugliese

Stefano Mazzini, direttore commerciale di Ocrim, legandosi al discorso appena concluso da Francesco Pugliese, ha raccontato un ulteriore nuovo progetto: il polo formativo “Milling Hub Masterclass”. Come ormai tutti sanno, Ocrim ripone particolare attenzione nell’aspetto formativo. Ogni anno ospita allievi provenienti da tutto il mondo, destinati a diventare esperti mugnai o tecnici; è munita di un molino scuola e di un attrezzato laboratorio all’interno della sede storica di Cremona e organizza anche corsi ad hoc presso gli impianti dei clienti, per formare il loro personale in loco. Tuttavia, in vista del nuovo progetto Milling Hub e delle tante richieste attese, Ocrim lo ha concepito anche come un vero e proprio impianto/scuola, che garantisce una formazione ancora più completa. Alla Masterclass avranno accesso solo tecnici precedentemente già formati, con una esperienza già ben definita e sarà a numero chiuso, in modo da garantire l’alto profilo formativo. Stefano Mazzini conclude il suo discorso affermando che “Ocrim compie un ulteriore passo per affermarsi come unica azienda molitoria agroalimentare in grado di compiere un’impresa del genere”.
Dopo Mazzini, è stata la volta di Maurizio Galbignani, direttore generale di Ocrim, che ha offerto una panoramica sui progetti realizzati e sulle intenzioni future. Galbignani ha affermato che “la verticalizzazione del know-how è stato (ed è) determinante ai fini del successo attuale e futuro dell’azienda, poiché è assolutamente fondamentale conoscere e monitorare tutte le fasi del processo del cereale, dal seme allo scaffale”, legando il discorso anche a The Italian Agri-Food Chain Choice. Galbignani ha anche presentato O-Cloud, un sistema centralizzato virtuale che agisce attraverso la condivisione di informazioni dei clienti. Permetterà ad ogni singolo cliente di ottimizzare il processo produttivo, pianificare la manutenzione in anticipo, aumentare il livello di automazione dell’impianto e garantire una gestione rapida delle necessità tecniche. Un prodotto unico e completo, O-Cloud, che personifica l’intenzione dell’azienda a investire nella Ricerca per ottenere prodotti destinati a essere parte operativa del core business di ogni cliente.

Stefano Mazzini e Maurizio Galbignani

Al termine de “Il giro di Ocrim in 90 minuti”, Alberto Antolini, amministratore delegato di Ocrim, ha salutato la platea, ringraziandola per la presenza e dedicandole un discorso che lascia intravedere un’azienda sempre più rivolta alle esigenze esterne. Ha infatti affermato che “va bene migliorarsi, ma con obiettivi sempre più ambiziosi, performance maggiori e professionalità rivolte sempre più al mondo esterno”, riferendosi soprattutto ai nuovi servizi presentati da Maurizio Galbignani. Ha parlato anche di “estensione delle competenze, fondamentali, negli ultimi anni, per la visibile e concreta crescita che hanno interessato l’azienda”. Ha concluso il suo discorso comunicando alla platea che Ocrim è, e sarà sempre, un’azienda seguita da un Capitale Umano, la famiglia Antolini, che ha, e avrà, come obiettivo la crescita e il bene dell’azienda.

Alberto Antolini, amministratore delegato di Ocrim

Alberto Antolini, prima di lasciare il palco, ha infine presentato il video aziendale 2019, che ha come protagonista la città di Cremona insieme a Ocrim: nel video, una giovane cantante con una band di musicisti intonano una canzone ai piedi della cattedrale di Cremona, sulla cui facciata vengono proiettati tutti i video aziendali realizzati fino ad oggi. L’intento del video è raccontare il forte legame tra Cremona e Ocrim, rappresentata e guidata dalla famiglia Antolini dal 2009, ma anche quello di mostrare, attraverso la proiezione dei video aziendali di questi ultimi 10 anni, il percorso della famiglia stessa e ciò che ha realizzato per l’azienda. La visione del video ha suscitato una forte emozione nei tanti ospiti presenti, ma soprattutto nel team aziendale, che, sin dall’inizio dei lavori per realizzare il video, è stato coinvolto, come dimostrato dal backstage del video stesso (guarda qui il video aziendale).



Dopo la proiezione del video, tutti gli ospiti si sono recati presso la sede del porto canale per constatare con i propri occhi i risultati tangibili e ciò che è stato realizzato attraverso investimenti mirati.


Il Team di Ocrim non può che dirVi grazie, sia per la Vostra presenza che per lo spirito di partecipazione che avete dimostrato. Senza di Voi nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile. Grazie da tutti noi!